04 gennaio 2020

Sono vecchio! Ops! No.. Sono vintage!



Ultimamente mi ritrovo spesso a pensare a quanto sia cambiata la città da quando ne ho memoria. Se mi sforzo ricordo piuttosto bene il mio quartiere.. era parecchio diverso, meno strade, meno auto, molte più zone lasciate allo stato brado con vegetazione che cresceva come ca**o voleva, che magari dava il senso dell'abbandono, vero, ma dava anche il senso di area verde (per quanto incolto) nel quartiere. Al posto di tutte queste zone oggi si trovano condomini su condomini.

Meglio allora che non ci abbia mai sotterrato una di quelle "capsule del tempo" che si vedono ogni tanto nei film. Era una cosa che volevo fare alle medie.. con qualche amico. Sotterrare un contenitore con dentro degli oggetti importanti e dissotterrarlo solo molti anni dopo tutti insieme.

Sarebbe stata un'idea destinata al fallimento. Non mi vedo più con nessuno dei miei compagni di scuola media e sopratutto, se avessimo sotterrato la capsula del tempo nella zona designata, oggi dovremmo scavare nel soggiorno di chissà chi. Non so te, ma a me darebbe abbastanza fastidio qualcuno che viene in casa con pala e piccone e mi dice che deve fare un buco in soggiorno per recuperare una scatola di latta :D

Col tempo ho pensato che sarebbe stato bellissimo farne una tutta nostra. Peccato non averlo mai fato.. ma sarebbe stato anche difficile andarla a dissotterrare adesso.

Comunque, dicevo che riflettevo sui cambiamenti della città e del mio ormai ex quartiere.. il cambiamento più assurdo per me è e resta Via Santa Sofia. Chissà se la ricordi anche tu... quella che adesso è una strada larga e piena di buche (anammazzari) negli anni 80 era una trazzera di campagna, stretta, con muretti in pietra lavica laterali, la sciara tutta intorno, tratti ripidi e il fondo stradale  fatto da pietre con al centro della carreggiata 2 strisce di pietre levigate che fungevano da binari per le ruote di carri e carretti. Era una strada molto caratteristica. Purtroppo non sono riuscito a trovare nessuna foto di com'era.

Se penso alla città invece mi viene in mente piazza Europa, molto più vivibile, molto più curata..
Anche se soffermarsi su pensieri simili non è molto semplice, nel senso che buona parte di ricordi saranno certamente offuscati da quella che è e resta la visione di un bambino.. ci sono dei filtri che ovviamente non mi fanno vedere i vari problemi che potevano esserci all'epoca e se anche allora magari si diceva "eh si, ma 30 anni fa era tutto meglio" che poi quanto si dovrebbe andare indietro per essere certi di vivere meglio? 40 anni? 70? 150? Boh.. non saprei..

E tutto questo mi fa sentire vintage.. tanto vintage.. mi fa pensare che quando eravamo più piccoli comunque, in un modo o nell'altro ce la vivevamo meglio. C'era meno in giro e quindi ci si accontentava di poco.. il gelato espresso in via Etnea dove potevi decidere solo tra bianco e cioccolato, i tuppetturi, anche il totale menefreghismo con cui venivamo vestiti da piccoli mi manca.
Non ricordo di essermi mai vergognato di come fossi vestito da ragazzino, segno che, in un modo o nell'altro, le cose importanti erano altre.

E tu invece Anonimo, cosa ricordi della tua infanzia? Ricordo che mi parlavi spesso di quella casa in mezzo al verde che già anni fa, quando me ne parlavi, aveva il retrogusto pace e meraviglia :)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io riesco a pensare solo a quando la notte dormivo.. O riuscivo a farmi una doccia.. O a cazzeggiare.. Ognuno con le sue nostalgie ..

Anonimo ha detto...

Comunque a me mancano altre cose.. Le persone che non ci sono più e i luoghi che non posso più visitare come la casa della mia infanzia.. Quelle sono le cose che più mi mancano.. Ma no tornerei indietro. Vorrei che loro tornassero indietro e mi guardassero per come sono adesso.. Che conoscessero le mie figlie.. Questo vorrei.. Vivendo fuori I cambiamenti della mia città non mi sconvolgono.. Sono come paesaggi dentro una palla di vetro con la neve dentro.. Niente a che vedere con un abbraccio mancato.. O con un sorriso che non vedo più..

Zero ha detto...

Posso immaginare come il vivere fuori debba in effetti modificare e "bloccare" i ricordi dei luoghi.. E capisco che ciò che manca alla fine sono le persone.
Che forse alla fine, tenere alcuni ricordi come paesaggi in palle di vetro comunque non é mica male eh?
Alla fin finebi ricordi son proprio questo.. Istantanee, fotografie di qualcosa che era e come lo era esattamente nel momento in cui si é scattato quel ricordo. I ricordi in fondo vanno ricordati, non mutati.. Credo sia giusto cosí.
La casa della tua infanzia l'avrei sempre voluta visitare anche io :)
Spero tanto che tu possa rivedere il piú spesso possibile tutti i sorrisi che ti mancano e avere tutti gli abbracci mancati.

Per le persone che invece proprio non ci sono piú.. Lo so.. Fa male. E non ci si abitua facilmente. Io almeno non ci sono ancora riuscito...

Anonimo ha detto...

Quando avrai dei figli loro ti daranno la forza per guardare avanti.. E gli sguardi al passato si faranno più sporadici.. E meno dolorosi

Zero ha detto...

Chissà... Immagino di si.