17 ottobre 2006

E tu? Con che formazione studi?

Lo sport entra nelle università... quasi letteralmente. Il calcio è diventato una materia d’esame alla Sapienza, gli studenti in “Geografia, gestione e valorizzazione del territorio” sosterranno l’esame di “Geografia del calcio”. Gli iscritti alla facoltà di lettere e filosofia studieranno “Geografia del calcio, la materia che li metterà faccia a faccia con gli aspetti socio-economici, culturali, territoriali e mediatici dello sport più seguito d'Europa. Qua trovate la notizia.
Il calcio è sicuramente "qualcosa" in più di un semplice sport, è un malato e corrotto intrattenimento, era un gran bello sport ancora prima che io nascessi... gli anni 60.. quando si giocava un calcio diverso, quando gli stipendi dei calciatori erano ben differenti e quando c'era l'attaccamento alla maglia (come dice sempre mio padre)... ma ora.. questo fenomeno di massa e di costume, bacato fino al midollo... che c'entra con la Sapienza e con la facoltà di Lettere e Filosofia?
Ok.. va bene che il nostro sistema scolastico ha un'anomala andatura (poco tempo fa, da una puntata di superquark ho appreso che il nostro sistema scolastico parte bene, per poi avere un vertiginoso calo di qualità inversamente proporzionale all'avanzare di istituti scolastici... praticamente le nostre scuole infantili sono tra le migliori d'Europa.. ma man mano che si passa dalle elementari, alle medie, ai superiori e infine alle università, si cala sempre di più, fino ad arrivare alle nostre università considerate tra le peggiori d'Europa)... però dare il colpo di grazia mettendo una materia simile.. davvero non mi pare il caso, non ne vedo manco l'utilità. Son piuttosto convinto che una mia carissima e fraterna amica laureata con 110 e lode in lettere e filosofia all'università di Catania (e che sta continuando a studiare con la specializzazione), innamoratissima della sua materia, storcerà non poco il naso a sapere questa notizia. Certo... prima di scagliarmi contro questa novità vorrei sapere come mai di preciso è stata presa questa decisione, e che benefici pensano che ciò possa portare... ma sinceramente l'articoletto da cui ho letto la notizia non mi ha affatto convinto.
Per non parlare del fatto che il calcio nelle università ci è proprio entrato alla grande, forse infatti per far prendere una maggiore confidenza col mondo dei campi verdi e delle porte, qualcuno ha "ben" pensato di modificare i classici anni di studio ( 5... o 4+1) con anni di studio che sembrano gli schemi calcistici... tu come vai alla laurea? Con un 1+2? Con un 3+2? Con un 1+2+2? (proprio grazie Moratti.. tu sì che sai complicare le cose in un modo assurdo! VERGOGNA!) Ma no.. ehy.. aspettate tutti... se vi interessano le materie scientifiche c'è anche il 3x2!!! Proprio così.. una serie di agevolazioni per le matricole delle facoltà scientifiche che spesso prendono la forma di iscrizione gratuita al primo anno: paghi 2 anni e ne prendi 3 (infatti le chiamano modello discount).
Il paradosso delle facoltà scientifiche italiane è questo: il paese rischia di essere emarginato sul piano dell’innovazione tecnologica ma le iscrizioni a facoltà come chimica, fisica, statistica e matematica sono perennemente in calo. E certo dico io... nonostante indagini (Almalaurea) dicano che chi si laurea in discipline scientifiche trova lavoro con minori difficoltà rispetto agli altri. Che il 60% dei laureati ha un’occupazione entro 12 mesi dal conseguimento del titolo (contro una media del 50%) ed entro cinque anni si sfiora la piena occupazione; un altro mio amico laureato in C.T.F (Chimica e Tecnologia Farmaceutica) che sta finendo a Roma un master e che ha anche vinto la partecipazione alla "Quinta Scuola Internazionale di Bioinformatica di Budapest" nel Settembre 2006; mi ha più volte riferito che la situazione non è rosea.. per niente, che che a Roma si è trovato tante, troppe volte a parlare con ricercatori vari con ottime preparazioni e "buoni" lavori che però.. non prendevano la stipendio (basso) anche da più di 4 mesi... e poi si lagnano che c'è la fuga dei cervelli dall'Italia!
Aggiustate le condizioni di lavoro dei cervelli attuali e preparate una strada più normale per i cervelli di domani che studiano ancora nelle università!

Ringrazio per lo spunto del post (e per tutta una serie di informazioni utili) la mia amica e collega Veronica ... una "poverina" semplice studentessa dell'ormai storico quinquennio che si "lamenta" che mantengano i vecchi corsi per un paio di anni e doppo quelli che non si sono ancora laureati restano col culo per terra per corsi lezioni e programmi....nonchè piani di studio!
Dai che ce la fai Vero!

15 commenti:

Anonimo ha detto...

L'università in Italia è una barzelletta.Ovvio non solo quella ma per chi è nella fascia 20/30 è quello che risalta prima agli occhi.Più del cuneo fiscale e del tfr. Da sempre a questa parte la scuola e la sanità sono le prime a lasciare in finanziaria miliardi.I primi tagli sono sempre agli studi,poi protestano per il numero dei laureati basso!!! In materia Etta(my girlfriends)ha fatto anche un post su baraonda. Nei tre anni della sua laurea hanno stravolto il piano di studi ed il foglio che prenderà a breve vale quanto un assegno scoperto...Il problema vero è che mi stanno levando la forza di indignarmi!

Zero ha detto...

Cavolo... Micron!!!! Quello si che è un problema... se non abbiamo manco più la forza di indignarci han vinto loro su tutti i fronti!!!

Anonimo ha detto...

Infatti quest'anno alla Statale hanno ripristinato il 5 anni di giurisprudenza con la possibilità per chi era al 3+2 di fare il cambio...e io mi ci sono fiondato =D

Alessia ha detto...

Vogliamo parlare di chi ha scelto di frequentare l'accademia di belle arti (giusto l'anno in cui si è deciso di rendere il diploma accademico a pari livello con le lauree rilasciate dagli altri corsi universitari)e adesso dopo 5 anni di sacrifici si ritrova con un titolo di studio che non vale assolutamente nulla?

Zero ha detto...

Mamma mia... quante se ne sentono!

andrea ha detto...

Approvo, concordo e sottoscrivo. Propongo pure un post senza nulla scritto in ricordo di quella collega ricercatrice di roma che ieri, dopo anni di pendolarismo, sacrifici e astinenza a 30 anni come giusta ricompensa si è ritrovata a morire nella metropolitana mentre si recava a lavorare in nome di quella scienza che per tutta la vita ha amato. Questi sono eroi.

andrea ha detto...

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Zero ha detto...

Concordo, e grazie del contributo Andrea... un piccolo momento di silenzio virtuale per tutte le vittime di quell'incidente.......

Anonimo ha detto...

il sistema universitario va modificato..lo sport dovrebbe riproporsi spontaneo come una volta..che rottura la disciplina.!

Anonimo ha detto...

E' proprio una farsa ... e noi giovani, chi più chi meno, siamo dentro a questo mare di riforme e ... che cavolo ... la cosa che più mi fa rabbia è che mentre looro si divertono a rimescolare le carte come se nulla fosse ... STANNO GIOCANDO CON LE NOSTRE VITE!!!!!

Anonimo ha detto...

complimenti veramente ... il calcio nelle scuole ..!!! cosa si dovrà sapere quanti scudetti a vinto la Juve oppure che numero di scarpe porta Vieri ... bah ... la riforma scolastica!!!
Ciao
Andri

PS. fai un passo c'è un interessante dibattito da noi !

Anonimo ha detto...

Intanto un abbraccio a veronica, perchè sono nella sua stessa condizione, e se ora comincio a parlare della cosa non la smetto più (certo che gli altri si sono laurati, ma mica con 28 crediti in letteratura greca!).
Poi... il calcio paga, ecco perchè te l'hanno ficcato nell'università, e non credere che negli anni 60 le cose stessero diversamente. Un mio caro amico amante del calcio e del diritto penale si è documentato su cose poco note, e ha scoperto cose di non poco conto sulla mitica inter degli anni 60 (a sto punto meglio come fanno adesso: uomini imbottiti di schifezze che a lungo andare si ammaleranno della roba più strana, ma pur sempre ben pagati, invece che dopati e liquidato con uno stipendiuccio minimo).
La scuola italiana tutta fino a quelche anno fa fordse era davvero ma migliore, e non crediamo ai filoangli, o filoamericani.
Tornando al calcio se vogliamo un gioco pulito c'è una sola soluzione: il calcio s'ingrassa di noi, dei nostri soldi, quindi non passiamogliene più, non andiamo più allo stadio, non mettiamo più sky, non compriamo più niente che finisca nelle tasche del "calcio" e le cose andranno meglio.
Dopotutto paghiamo un canone televisivo a cavolo, denaro che la rai investe in porcate abominevoli, ma che ci permette di guardare la TV, e li ogni tanto qualche partita la danno... o no?

Zero ha detto...

Baraonda: Sante parole!

Valeria: Vero.. chi la prende là dietro alla fine non son mai loro!

Andri: Arrivo al volo!

Sirena: Ecco.. queste cose manco le sapevo... cmq hai ragione.. ma purtroppo finchè siamo pochi ad agire così.. facciamo ben poco.. sigh!

Anonimo ha detto...

E per la piccola Stella che verrà,
ho sritto qualche anno fa un'altra poesia intitolata per l'appunto:


Piccola stella.

Apri gli occhi piccola stella,
apri gli occhi e vedrai il mondo
di tanti colori che ti circonderanno.
Avrai tanto da fare piccola stella
avrai tanto da dire in questo mondo sordo,
dove la gente non ascolta
chi ha di bisogno veramente,
dove c'è la fame, la guerra, la sofferenza.
Sei nata in una terra di pace e
credimi piccola stella,
tu non avrai di che soffrire
perchè ci sarò io ad insegnarti
la strada giusta e che un giorno da sola,
continuerai il cammino della tua vita.

Un salutone da Giuseppe alias pulvigiu.

Zero ha detto...

E' bellissima anche questa. Sul serio.